27 ottobre 2010

"Slutting Up" Emma: Intervista a Karee Andrews

Il disegnatore canadese Kaare Andrews ha rilasciato un'intervista tutt'altro che interessante a Newsarama dove descrive il suo debutto come regista di un film che nessuno vedrà mai. Per fortuna viene raccontato anche qualche aneddoto su Astonishing X-Men: Xenogenesis, la miniserie che ha esordito a luglio negli U.S.A. su testi di Warren Ellis e disegni di Andrews. Abbiamo tradotto la parte più interessante in cui si parla di Slutty Emma, ovvero la versione "puttanizzata" dell'algida Ms. Frost.

Nrama: Riguardo la tua prova con gli X-Men, c'è chi si è lamentato del fatto che la tua Emma è un po' troppo, come dire, formosa? [Nota: nell'intervista viene utilizzato il termine badonkadonk, che in gergo significa avere un sedere piuttosto pronunciato]

Andrews: [ride] Beh, mentre disegno devo mantenere un certo livello di interesse personale. Parlando seriamente, la cosa più buffa sta nel fatto che il personaggio è stato comunque sempre disegnato in abiti succinti e provocanti nel corso degli anni, così ho pensato “Emma controlla la mente degli altri e la condotta degli uomini grazie ai suoi poteri e al suo fascino, quindi perché non esagerare con l'aspetto?”.

La gente ha dato di matto perché l'ho disegnata bassa ed estremamente prosperosa. Sono stato accusato di averla "puttanizzata" [in originale, appunto, slutting up] anche se la mia versione del personaggio è, probabilmente, molto più vestita di altre.



Dite ciao a Slutty Emma

Tra le critiche più divertenti, ci sono quelle fatte alla copertina di Xenogenesis #3, vista come una sorta di folle immagine deviante a sfondo sessuale, ma Scott ed Emma sono vestiti e mangiano semplicemente delle frittelle. Sta tutto a quello che il lettore vuole vederci.

Ricordo di aver letto un messaggio su un forum dove veniva attribuita alla copertina una connotazione omoerotica. Sul serio? Cosa c'è di omoerotico in una donna che mangia frittelle seduta su un uomo messo a carponi? Comunque mi diverte un sacco scatenare queste reazioni nelle persone [qui la copertina incriminata].

Inoltre, ogni qual volta cambio modo di disegnare c'è una qualche replica dai fan – alcuni vorrebbero mantenessi lo stile manga visto su Spider-Man, altri quello realistico visto sulle copertine di Hulk. Ma non posso farne a meno – cerco di disegnare cose nuove in modi nuovi e lavorare sugli X-Men è stata l'occasione di utilizzare uno stile più realistico ma, allo stesso tempo, esagerato.



Casomai voleste approfondire l'argomento badonkadonk

Vi dirò un segreto, avevo questa visione in testa di uno strano ibrido tra il lavoro di Jim Lee, Barry Windsor-Smith e John Byrne. Niente di specifico, direi una sorta di unione tra le anatomie folli degli anni '90 con quelle più classiche di BWS ed i neri opachi di Byrne. Non credo si intraveda qualcosa degli artisti sopracitati nei miei disegni, e non era certo mia intezione replicare il loro lavoro, ma è stata l'idea che mi ha portato a questa scelta artistica.

Per me è stato un altro grande esperimento e poi ho la regola di non cambiare mai stile a progetto avviato, dunque continuerò ad utilizzare lo stesso tratto — vediamo come va a finire.

Probabilmente Andrews era sotto l'effetto di un qualche potente oppiaceo durante il Q&A. In ogni caso, qui trovate l'intervista in lingua originale.